Ask the creator: intervista a Davide Puato “Stockdroid”

intervista a davide puato @stockdroid

Davide Puato, al primo posto nella nostra classifica dei migliori youtuber tech italiani con meno di 250.000 iscritti al canale, è il protagonista della nostra nuova intervista per la rubrica “Ask the Creator” ideata per fornire importanti consigli alla nostra community. Davide, aka Stockdroid, ha raccontato la sua esperienza offrendo interessanti consigli ed errori da evitare per chi vuole intraprendere un percorso simile al suo.

Ciao Davide, raccontaci un po’ di te, di come è nato il tuo progetto e quali obiettivi ti poni per il futuro.

La mia avventura su YouTube nasce molti anni fa, molto prima della nascita di Stockdroid, in canali preistorici creati assieme ad amici per puro scopo intrattenitivo (esiste questo termine? Non penso ma va bene così 😅 mi diletto ad inventarne sempre di nuovi che definisco facenti parte del mio linguaggio “crisatico”). Io mi definisco proprio così, un “crisatico”, cioè una persona che cerca nel suo piccolo e a modo suo di portare un po’ di leggerezza nelle case di chi vede i contenuti. All’inizio era assolutamente inconcepibile per me pensare di arrivare già al punto a cui sono ora e la cosa che mi rincuora di più è ricevere commenti di utenti che mi ringraziano per riuscire a strappare qualche sorriso con i video. Sapere di riuscire a farlo almeno con più di qualcuno è una gioia immensa ed è la più grande forza che mi sprona a continuare a farlo al meglio. 

Mai avrei pensato potesse diventare un lavoro ma non potrei essere più contento di riuscire a portare questa spensieratezza legata alla mia più grande passione, cioè la tecnologia.

Come dicevo, l’avventura nasce molto prima, in particolare con un canale dal nome FOXBEATERS (ottenuto palesemente da un generatore di nomi casuali…” I BATTITORI DI VOLPI” 😂 stendiamo un velo pietoso), dove già lì assieme ai miei amici abbiamo sempre tentato di portare leggerezza con video molto stupidi e, anche se non ha avuto alcun successo, è servito moltissimo per imparare tante cose, ed è stato comunque bellissimo dedicare del tempo assieme ad amici a una cosa comune.

Nella moltitudine di profili dedicati al Tech quali sono le caratteristiche distintive che dovrebbe avere un creator? Nello specifico, su cosa hai basato la tua identità nel mondo social?

Ci sono sicuramente tantissimi creator nel mondo tech (come in tanti altri settori), io penso che ad oggi ci sia sicuramente già una grande vastità di scelta e proposte, dai più seri e professionali ai più “crisatici” come piace definire a me 😅, ma penso che ci sia ancora spazio per chi vuole dilettarsi in questo mondo. Logicamente non è semplice trovare il format e lo stile vincente, ma neanche impossibile. Bisogna puntare assolutamente a qualcosa di un minimo diverso da ciò che già si può trovare altrove, dei tratti distintivi, dei modi di dire che entrino nella testa delle persone, delle particolarità che vengano poi, inconsciamente, collegate a te in automatico. Ma se non viene spontaneo, tutto questo non va bene. Penso che bisogni sempre rimanere se stessi, al massimo estremizzare qualche tratto distintivo del proprio carattere o modi di fare, ma mai snaturarsi forzatamente. All’inizio non sarà mai facile, ma col tempo piano piano ci si può riuscire a distinguere dalla massa con qualche idea strana e insolita secondo me e lo auguro veramente a tutti coloro i quali vogliano intraprendere questo percorso!

In questo periodo delicato caratterizzato dall’emergenza Covid-19 com’è cambiata la tua attività di youtuber, e il carico di lavoro tra attività spontanee e collaborazioni con i brand?

Coronavirus… Definito da me anche CoronaMARSO (sempre per stare in tema di termini crisatici 😅). Veramente non se ne può più ma finalmente sembra intravedersi la luce in fondo al tunnel. Tantissima gente ne ha sofferto davvero tanto, anche persone a me molto vicine e, ovviamente, posso solo immaginare la devastazione, anche a livello mentale, che possa aver portato tutta questa situazione. Io in questo settore non mi posso davvero lamentare e probabilmente è uno dei pochi settori che non ne ha risentito particolarmente, anche perché il mondo online ha spopolato sempre di più, e anche a me piace vederlo come uno dei lavori del futuro (ma anche ormai già molto presente). Ma garantisco che non è affatto facile portarlo avanti; cioè mantenere la sanità mentale 😂. È un lavoro davvero molto impegnativo, per lo meno per tutti quelli che ci tengono tanto come me a ogni minimo dettaglio, a studiarsi tutto.
Le collaborazioni hanno continuato ad esserci regolarmente e seppur alle volte vengano viste sempre un po’ con occhio critico, mi sembra che ad oggi in realtà in molti abbiano capito che è la giusta forma di compenso che ci debba essere per riuscire a portare avanti al meglio la baracca (il mio è più un circo 😂) e sono felice di questo.

Quali sono i fattori a cui presti maggior attenzione quando i brand ti propongono una collaborazione e decidere se accettare o meno?

Prima di tutto che non siano palesemente delle “MARSITÀ” (termine tecnico) fin da lontano. Un mio amico mi aiuta nella scrematura delle mail che arrivano, mi gira alcune delle proposte che arrivano e ne discutiamo sempre assieme, ma in linea di massima devono essere comunque cose che io o lui abbiamo avuto modo di provare nel corso del tempo in prima persona, e comunque cose sempre inerenti al mondo tech o cose simpatiche o servizi di utilità per gli spettatori.

Per la produzione di contenuti di qualità è importante avere la giusta strumentazione. Quali sono le dotazioni necessarie che uno youtuber dovrebbe avere? 

Penso di essere la persona più sbagliata a cui chiederlo perché vado avanti da mesi con un faretto attaccato con lo scotch che si sfonda di continuo 😂. Io penso che sia necessario proprio lo stretto indispensabile per non registrare con la qualità di un videocitofono. Basta e avanza qualcosa che registri in full HD per iniziare (e ovviamente un po’ di luci), ma quello che conta è ciò che dicevo prima, cioè la caratterizzazione di sé stessi e la diversificazione. La qualità conta sicuramente ad oggi, ma non così tanto come si possa credere (poi oh è un parere personale eh!).

Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere un percorso simile al tuo? Quali sono invece gli errori da evitare?

Io, riassumendo, consiglierei davvero di credere nelle proprie passioni e basare un eventuale canale principalmente su quelle, lasciandosi andare, senza aver paura di sbagliare, perché si sbaglia anche tanto in questo settore (come in tanti altri), ma sono proprio i continui tentativi che ti fanno capire quale potrà essere la tua strada e come continuare a migliorare sempre di più. La volontà di trasmettere le proprie passioni e chiacchierare con altri di esse è la più grande forza, anche perché non ti fa sentire tanto il peso del lavoro che c’è dietro, anzi, ti dà la grinta di provare a rinnovarti di continuo con cose nuove e originali. Ah, e non bisogna farsi venire degli SCIOPONI (altro termine tecnico, nonché infarti) o andare in depressione se si vedono numeri bassi. A parte che all’inizio è normalissimo, ma succederà sempre di salire e scendere, ed è normale. Tutto aiuta a crescere e se ci si crede veramente si può fare strada! AUGURISSIMI a tutti! Grazie ancora anche a tutti voi per l’opportunità e per questa intervista.

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