Ask the creator: intervista ad Alessandro Vanoni

intervista ad alessandro vanoni

Per la rubrica “Ask the creator” abbiamo intervistato Alessandro Vanoni, vincitore della nostra classifica “Rising Star” dei migliori gaming Influencer italiani su YouTube. Il suo canale oggi conta circa 250 mila iscritti e i suoi video in un solo mese hanno raggiunto mediamente 422.000 visualizzazioni. Scopriamo la sua storia e i consigli per intraprendere il suo stesso percorso.

Ciao, raccontaci il percorso che ti ha portato a questo successo

Il mio percorso è partito per gioco, le mie prime apparizioni su Youtube con il canale @iPantellas sono nate da una semplice alzata di mano, in quanto, ormai 7 anni fa, vennero a girare una serie TV nella scuola superiore che frequentavo. Mi proposi come comparsa, così, per provare una nuova esperienza, ma mai avrei pensato che avrebbe cambiato definitivamente la mia vita. Mi trovai subito bene a lavorare con loro, mi accolsero come un loro pari nonostante fossi “solo” un figurante, e soprattutto mi divertivo, così da allora ho continuato a collaborare con Jacopo e Daniel (e lo faccio tutt’oggi).

Questa esperienza, aggiunta ai loro consigli, sono tutte cose per cui gli sarò sempre grato, furono fondamentali nel momento in cui decisi di portare qualcosa di mio. Fu allora che decisi di aprire un canale. Cominciai a provare vari format e, tra nottate insonni di montaggio, delusioni per un video che non va, ma per fortuna anche moltissime soddisfazioni quando ho capito che ce la stavo facendo, sono riuscito a raggiungere i primi successi.

In questi giorni davvero delicati caratterizzati dall’emergenza Covid-19 com’è cambiata la tua attività di influencer?

Purtroppo questa tragedia ha cambiato la vita di ognuno di noi, ci siamo ritrovati in una situazione paradossale, quasi da film. Personalmente a livello lavorativo non è cambiato moltissimo in quanto svolgo già la mia attività da casa. L’unica difficoltà vera è stata il riuscire a trovare idee nuove avendo meno fonti di ispirazione, in quanto le idee migliori mi vengono guardandomi intorno mentre sono in giro.
La cosa che mi sono sentito in dovere di fare però è stata quella di cercare di usare la mia “visibilità” non solo per intrattenere ma anche per sensibilizzare le persone a comportarsi nel rispetto delle regole e quando possibile magari anche donando per aiutare i meno fortunati.

Per la produzione di contenuti di qualità è importante avere la giusta strumentazione. Quali sono le dotazioni necessarie che uno Youtuber dovrebbe avere?

Sicuramente, innanzitutto, un buono strumento di registrazione video, almeno in HD, anche un semplice smartphone dotato di una buona fotocamera andrebbe benissimo. Secondo ma non meno importante è l’audio, dotarsi di un microfono di buona qualità è fondamentale, in quanto, se non si capisce quello che stai dicendo, difficilmente riuscirai a far arrivare il tuo messaggio.
Un’altra cosa fondamentale è la luce, essere ben illuminati, magari usando un semplice faro a led cambierà radicalmente la qualità dei video. Un’ultima cosa, se si gestisce da soli anche l’editing, è avere un buon computer con un programma di montaggio, così da poter modificare o a volte anche correggere i propri contenuti.

Hai già collaborato con Brand? Se si a quale progetto sei più legato e perché?

Ho già collaborato con alcuni brand, anche grazie alla vostra piattaforma, sia su instagram che su Youtube.
Il progetto a cui sono più legato è quello di Pampling, in quanto sono stati i primi a credere in me e a contattarmi direttamente quando ancora non avevo moltissimi follower.

Che consigli daresti a chi vuole intraprendere un percorso simile al tuo? Quali sono invece gli errori da evitare?

Il consiglio più importante è di divertirsi e prenderlo innanzitutto come una cosa che vi piace fare, provare tante cose, vedere quelle vanno meglio e puntare su quelle, rimanendo sempre costanti nella pubblicazione, senza mai scoraggiarsi anche quando sembra che non vada proprio. 

L’errore più grande che si fa è pensare che arrivi tutto subito senza fatica, non è assolutamente così.
Ogni creator ha dietro un percorso fatto di sacrifici, più o meno pesanti, tutti siamo partiti da zero follower e una cosa fondamentale secondo me è il non pensare solo al guadagno, quella dovrebbe essere una cosa in più.
Certo a tutti piacerebbe fare della propria passione un lavoro, ma bisogna anche essere pronti a dare tutti se stessi per fare in modo che ciò accada.

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