Per la rubrica “Ask the creator” abbiamo intervistato Carlotta Perego, in arte @cucinabotanica, in seconda posizione nella nostra classifica dei migliori food Influencer italiani su Instagram. Il suo profilo Instagram oggi conta oltre 250.000 follower e i suoi contenuti, nel solo mese di settembre, hanno registrato in media circa 15.000 interazioni.
Scopriamo la sua storia e i consigli per intraprendere il suo stesso percorso.
Ciao Carlotta, raccontaci un po’ di te e di come è nato il tuo progetto.
Sono laureata in design, e fino al 2017 ho lavorato nella moda. Ho poi deciso, per passione personale, di frequentare un corso di cucina vegana in una scuola di Los Angeles: già all’epoca non mangiavo prodotti animali, quindi ho optato per questo tipo di corso.
Da lì, ho iniziato poi a lavorare nell’ambito della cucina e dell’istruzione culinaria: ho infatti insegnato per la stessa scuola che ho frequentato, che un giorno, purtroppo, ha chiuso all’improvviso. A quel punto mi sono domandata se avesse senso trasportare le mie conoscenze in ambito digitale. In Italia mancava qualcuno che sapesse rendere la cucina vegana interessante e accattivante non soltanto per i vegani, ma per chiunque. Così, piano piano, è nato il blog di Cucina Botanica, e qualche mese dopo è nato anche il canale YouTube. Dopo qualche mese ho iniziato a monetizzare grazie ai miei contenuti, e a quel punto mi sono resa conto che questa sarebbe potuta diventare una vera e propria professione. Con il passare del tempo ho smesso di dare lezioni di cucina private, cosa che ho fatto nei primi mesi per riuscire a mantenermi, e ho iniziato a dedicarmi maggiormente ai contenuti digitali.
In questo periodo davvero delicato caratterizzato dall’emergenza Covid-19 com’è cambiata la tua attività di influencer?
Durante la quarantena la mia quotidianità è rimasta pressoché invariata, perché il mio lavoro si svolge al 90% da casa. Però ho subito notato che le visualizzazioni e le iscrizioni ai miei profili aumentavano molto rispetto al solito, probabilmente perché eravamo tutti a casa a cucinare. Di conseguenza, sì, sono arrivate anche nuove collaborazioni con i brand: il mio lavoro non si è mai fermato, anzi, ho cercato di pubblicare più contenuti possibile. Sono stata molto felice di intrattenere chi si è trovato a casa senza sapere come passare il tempo.
Quali sono i fattori a cui presti maggior attenzione quando i brand ti propongono una collaborazione?
Il requisito fondamentale è che il brand o il prodotto sia coerente con la mia filosofia: in poche parole, non deve nuocere a persone, animali e ambiente.
In più, ovviamente, deve essere qualcosa che io stessa acquisterei: se non si crede nel prodotto che si va a sponsorizzare, secondo me, la collaborazione non può funzionare. Tengo molto al fatto che il prodotto/servizio sia di qualità e dia veramente valore a chi lo acquista.
Ci sono formati, tecniche, che funzionano meglio nel mondo food e quali pensi possano essere i prossimi trend?
Penso che i Reels di Instagram siano un ottimo formato per le ricette, e a mio parere andranno sempre meglio: l’utente è abituato a scorrere rapidamente tra i contenuti, quindi sicuramente un tutorial breve e conciso è una mossa vincente su Instagram. Altra cosa che ho notato: il food sta iniziando ad andare fortissimo anche su TikTok. Oserei dire che su queste due piattaforme, ovvero Instagram e TikTok, stiamo andando incontro a una velocizzazione e semplificazione delle ricette e del mondo food in generale. YouTube invece è un mondo a parte: molte persone su questa piattaforma cercano spiegazioni più dettagliate, un contenuto di maggiore qualità, un ritmo più lento e armonico, e, nel mio caso, anche un momento di relax.
Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere un percorso simile al tuo? Quali sono invece gli errori da evitare?
Un consiglio utile per chi vuole iniziare è sicuramente di non sottovalutare la quantità di lavoro da fare: quello del content creator può sembrare un lavoro semplice, ma stare dietro a tutto quanto è senza dubbio molto faticoso, a volte totalizzante. Però, se c’è passione vera e si è certi che la propria idea abbia del potenziale, vale assolutamente la pena di tentare. L’errore principale è non aggiornarsi. È fondamentale, la competizione è tanta, su tutti i fronti, e bisogna stare sempre al passo, producendo contenuti di qualità molto alta e con costanza.
Per quanto riguarda i brand, consiglierei di dedicare molto tempo e molti investimenti alla comunicazione social, che oggi è fondamentale. Se devo cercare un brand, prima che su Google, io andrò a vedere il suo profilo Instagram: lì bisogna saper comunicare in modo chiaro la propria identità, mission, professionalità… È sicuramente molto importante avere una biografia chiara, dei contenuti di qualità con descrizioni interessanti, e fare un buon utilizzo delle Instagram Stories.
Infine, un consiglio valido per tutti, è quello di instaurare un legame di dialogo, di fiducia e di rispetto reciproco con la community: soddisfarla con i nostri contenuti è l’obiettivo più importante.
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ph: Valentina Consonni