Influencer: quanto chiedere per una collaborazione

Influencer: quanto chiedere per una collaborazione

Oggi è il miglior momento per diventare creator. Trasformare la propria passione in una professione sfruttando i social, infatti, può essere molto remunerativo. Chi decide di intraprendere questa strada però deve anche sapere che emergere tra tanti non è facile come può sembrare. 

Essere competenti nel settore in cui si opera, saper valorizzare in modo creativo i messaggi dei brand, essere proattivi nel suggerire nuove attività sui canali social e disporre di una base di follower reale e di qualità sono tutti elementi che rappresentano un’ottima base per emergere in un contesto sempre più competitivo. Ma ci sono tante ragioni che potrebbero spingere determinate aziende a scegliere dei creator piuttosto che altri. Una di queste è sicuramente il compenso per la realizzazione di contenuti sponsorizzati.

Ma come si fa a decidere quanto vale un post, una Storia o un video di un influencer sui social?

La scelta di una tariffa deve essere giustificata soprattutto dalle performance che un creator riesce ad ottenere sui vari social.
I creator iscritti a Buzzoole hanno la possibilità di impostare, nel loro profilo, i compensi desiderati per la realizzazione di contenuti sui social e, allo stesso tempo, possono basare le proprie scelte analizzando tutte le performance in un’unica dashboard e confrontandole con dei benchmark di riferimento.

Scegliere con giusta misura i compensi basandosi sulle proprie performance reali è indispensabile poiché sempre più aziende ricorrono a strumenti tecnologici come Buzzoole Discovery per identificare gli influencer più adatti alle proprie attività di Influencer Marketing e capire se il compenso richiesto rispecchia effettivamente la capacità del creator di raggiungere il target di campagna con i propri messaggi.

Dashboard creator Buzzoole

Oltre a basarsi sulle performance i creator tendono a definire i propri compensi anche considerando un’altra serie di elementi, che sono:

La durata del contratto. Si tratta di un’attività occasionale, one shot, oppure di un progetto a lungo termine? Ovvio che nel secondo caso le tariffe potrebbero essere soggette a ribasso proprio perché un contratto più durevole assicurerebbe un periodo di guadagno continuativo.

L’esclusiva. Alcuni brand chiedono che i creator coinvolti in una campagna menzionino solamente quest’ultimo o che non abbiano rapporti di sponsorizzazione con altre aziende per un certo periodo di tempo. Un valore aggiunto che si riflette in un aumento dei compensi.

Diritto di utilizzo dei contenuti. Si verifica quando il brand richiede l’utilizzo dei contenuti dei creator anche al di là della campagna per la quale siano stati realizzati (ad esempio, la pubblicazione sul proprio sito web). Anche in questo caso è giusto chiedere un riconoscimento economico per l’uso più esteso del proprio lavoro.

Se non l’hai ancora fatto, iscriviti a Buzzoole e scegli le tariffe più corrette per il tuo lavoro.

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