L’Influencer Marketing è un’attività di relazione che è germogliata nell’ambito delle pubbliche relazioni con le prime attività di coinvolgimento dei blogger. Presto però, con l’esplosione dei social media, gli influencer si sono moltiplicati e con essi la complessità di gestione dei progetti di influenza è aumentata.
Oggi, per fortuna, la tecnologia può aiutare le aziende a ridurre la complessità offrendo un supporto per tutte le fasi dell’Influencer Marketing.
Già prima della progettazione della campagna, un tool adeguato può aiutare nell’analisi delle attività di IM svolte dai competitor o in quella delle conversazioni attorno al settore d’interesse.
La competitive intelligence lascia, poi, il posto alla fase critica dell’individuazione e della qualificazione dei creator più adatti alla campagna che si sta progettando. Questo è uno dei momenti più onerosi in termini di tempo per le aziende perché è sempre più difficile scovare manualmente dei profili in ascesa, che altri brand non hanno già coinvolto. Inoltre non è semplice riuscire a confrontare i profili in short list senza avere un sistema che mostri metriche significative e sia in grado di confrontarle con benchmark di riferimento. Ma, soprattutto, non è immediato riuscire a capire quando un influencer ha fatto uso di pratiche fraudolente per gonfiare la propria follower base o le interazioni dei post.
Anche il workflow di campagna può essere alleggerito e ottimizzato attraverso un software ad hoc che permetta di gestire la scrittura e l’invio del brief, l’onboarding dei creator, l’approvazione e la pubblicazione dei contenuti.
Infine un tool di Influencer Marketing permette di seguire in tempo reale l’andamento della campagna e di analizzare dettagliatamente i risultati finali.
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