Ieri sono stato ospite dell’assemblea annuale dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, del quale Buzzoole fa parte per contribuire a sensibilizzare il mercato sulla trasparenza nelle attività di Influencer Marketing.
Quest’anno l’evento è stato incentrato su una ricerca qualitativa di Nielsen che ha fatto luce su “Le nuove frontiere della comunicazione digitale”. Uno studio basato su 21 colloqui in profondità con responsabili marketing e comunicazione di 16 grandi aziende dei settori che più investono in comunicazione (largo consumo, moda, cosmesi, lusso, ecc.). L’obiettivo era duplice: capire i trend della comunicazione e esplorare le attese verso il ruolo dello IAP.
I risultati sono stati commentati da me, Marilù Capparelli (legal director di Google), Antonio Nicita (ex commissario Agcom e professore della Sapienza) e Vittorio Meloni (direttore generale di UPA).
L’evidenza principale della ricerca è che l’Influencer Marketing è la leva di comunicazione meglio posizionata in termini di rilevanza e potenziale. Per gli intervistati è un investimento che può portare grandi benefici, ancora non completamente esplorati, e che ha un impatto forte sul pubblico. Nella mappa evolutiva presentata è stata posizionata nel quadrante degli emergenti, insieme ai social media, che hanno però meno potenziale, ma raggiungono più persone. Ma è evidente come i due fenomeni siano strettamente interrelati.
Tra gli strumenti ancora poco rilevanti, ma ad alto potenziale sono state posizionate tutte le tecnologie che hanno a che fare con l’Internet of Things (i prodotti intelligenti come gli smart speaker nelle nostre case, ma anche i sensori per rilevare comportamenti di oggetti e persone).
Nella presentazione è stata tracciata anche l’evoluzione degli influencer, di cui in questo blog abbiamo parlato spesso. Il passaggio dalle attività di mero product placement a quelle di contenuti co-creati da brand e influencer. La ricerca di coinvolgimento e non solo di reach, attraverso uno “story-telling” coerente. La mutazione da icona/endorser ad ambassador/companion.
In generale le attese evolutive dei marketer verso tutte le anime della comunicazione digitale sono state sintetizzate in sei grandi aree: l’integrazione tra attività variegate per fornire un’esperienza a 360 gradi, la personalizzazione del prodotto/servizio, la professionalità, il controllo e la misurazione, l’innovazione, la facilitazione burocratica/legale.
E’ possibile scaricare la ricerca completa e guardare il sito dell’evento sul sito di IAP.
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