Il blog potrebbe sembrare uno strumento vecchio, non più attuale in un mondo in cui i social network raccolgono la maggioranza della popolazione e in cui tutto appare semplificato. Il blog vive di contenuti più corposi, in cui è richiesto un minimo di qualità e il cui successo è dettato dalla capacità di posizionarsi nelle ricerche o nelle condivisioni.
Il blog ha una curva di crescita molto lunga. Se non si applicano strategie aggressive o a pagamento, si parte con pochi visitatori al giorno che crescono molto lentamente nei mesi successivi. Questa dinamica lo rende particolarmente frustrante per quelli che iniziano ed è il motivo per cui molti lo abbandonano ancora “in fasce”.
Nel marketing digitale, come anche negli affari, più una cosa è complessa, minore è la concorrenza. Chiunque, con poco sforzo, può postare una foto su Instagram. Affrontare le problematiche tecniche di costruzione di un blog personale e costruire contenuti articolati e rilevanti per un determinato settore è una cosa per pochi. Il suo essere per pochi fa sì che la concorrenza sia inferiore e permette a chi abbia interesse per quel genere di informazioni, di trovare più facilmente il tuo blog.
A cosa serve un blog?
Il blog è utile se hai bisogno di condividere il tuo sapere e le tue opinioni; costruire un pubblico sui social o una lista di persone attraverso le mail; sviluppare la tua marca personale o aziendale; vendere prodotti e servizi, oppure la combinazione di alcuni di questi fattori.
Il blogging è una palestra per la tua comunicazione. Imparerai a comprendere i gusti del pubblico e come realizzare i contenuti più efficaci.
Il blog imprime una forte personalità al tuo contenuto. Contiene tutto quello che riguarda te o la tua azienda ed è meno soggetto alla caduta di interesse rispetto a un profilo social. Nel blog nessuno ti può dire cosa postare e cosa no e non è soggetto alla censura che alcune piattaforme impongono su determinati temi o immagini.
Secondo Andrew Sullivan, “il blogging per la scrittura è molto simile a quello che rappresentano gli sport estremi per l’atleta: una forma libera, più incline agli incidenti, meno ingessata, più viva. Si tratta, spesso, di scrittura ad alta voce”.
Nella maggior parte della storia umana, quello che veniva pubblicato era controllato con attenzione, curato, censurato o approvato.
Negli ultimi dieci anni, il blogging ha trasformato il mondo dell’editoria. Il blog ci consente di scrivere e pubblicare qualsiasi cosa, da qualsiasi luogo, e renderlo immediatamente disponibile a miliardi di persone in tutto il mondo. Ciò significa che il blogging è “vivo”, un connubio di caos e di vitalità. Non approfittare di questa opportunità significa perdere un’importante occasione promozionale.