La trasparenza nelle comunicazioni è una delle sfide che da tempo si trovano ad affrontare gli operatori dell’Influencer Marketing, aziende, intermediari, creator. Dal 2019 il nostro Osservatorio indaga lo stato della trasparenza in Italia con un’analisi inedita, nella speranza di contribuire a sensibilizzare gli operatori del mercato su un tema così importante.
Nel nuovo white paper sono contenuti i dati sull’utilizzo dei cosiddetti “hashtag della trasparenza” suddivisi per settore (#ad, #adv, #sponsorizzato, #sponsored, #sponsoredby, #gifted, #giftedby, #supplied e #advertising) e un’indicazione dei brand che ne hanno fatto più uso.
Cresce l’Influencer Marketing trasparente
Nel 2021 abbiamo raccolto e analizzato 426.233 contenuti che hanno generato 214 milioni di interazioni. Siccome quest’anno abbiamo esteso il perimetro dell’analisi anche a Twitter e YouTube, per capire il trend dei due anni si può fare un confronto tra le citazioni rinvenute su Instagram. Il risultato è che c’è stato un incremento del 69% delle menzioni trasparenti.
Il fenomeno pandemico sicuramente spiega la curva dell’andamento dei post sponsorizzati anche nell’anno appena concluso. Si può notare infatti che in concomitanza delle prime riaperture da parte del governo c’è stato un aumento anche delle campagne sponsorizzate da parte dei brand. Un altro momento particolarmente attivo è stato quello a ridosso del Black Friday e le feste di fine anno.
Anche questo anno Instagram viene riconfermato come luogo preferito per le attività con i creator con il 65,4% dei post e l’88,2% delle interazioni generate, al secondo posto c’è Twitter con il 30,3% dei post. Per quanto riguarda, invece, Facebook il dato è sottostimato (3,7%) in quanto per motivi di privacy la piattaforma non permette di effettuare rilevazioni puntuali.
I settori più trasparenti
La moda (abbigliamento e calzature) si riconferma l’industria più attenta alle regole con il 29,2% dei post prodotti. Al secondo posto la cosmetica (prodotti per la cura del corpo) con il 13,9%. Il terzo posto, che in passato era presidiato dal tech, viene occupato dal food con il 9,8% dei post, guadagnando 3,3 punti percentuali. A seguire il mondo della tecnologia (elettronica di consumo) con il 9% dei post, dell’intrattenimento (tv, gaming) con l’8,7% dei post, gli accessori (borse, orologi e gioielli) con l’8,6% e il beverage con il 4,4%. Anche quest’anno emerge il comparto health care con un 3,1% di post trasparenti incentrati soprattutto sull’igiene personale e i dispositivi di sicurezza per proteggersi dal contagio.
Per scoprire i brand più trasparenti, i post più popolari e gli altri risultati dello studio, scarica gratuitamente il white paper completo.