Per la nostra rubrica “Ask the creator” abbiamo intervistato Luca Perego, in arte @_lucake_, giovanissimo pasticciere e foodblogger che è stato protagonista della nostra nostra classifica dei migliori food Influencer italiani su Instagram. Il suo profilo Instagram oggi conta oltre 200.000 follower e i suoi contenuti, nel solo mese di settembre, hanno registrato in media circa 6.400 interazioni per post. Scopriamo la sua storia e i consigli per intraprendere il suo stesso percorso.
La tua passione per i dolci è ben nota, come si è evoluta la tua presenza sui social?
È nato tutto per caso, grazie alla pubblicazione di alcune foto di dolci scattate al catering in cui ho lavorato per più di 5 anni, dopo la scuola di pasticceria. Da quella prima foto ne sono susseguite molte altre, scattate nello stesso contesto, che hanno iniziato ad attirare l’attenzione.
Inizialmente foto semplici e non molto curate, ma con dolci molto scenografici. In seguito la mia passione per questo settore si è accentuata e stimolato dal riscontro iniziale, per me nuovo e inaspettato, ho iniziato a creare contenuti appositi, in un periodo in cui pochi già lo facevano esclusivamente per la condivisione su Instagram.
La mia voglia di imparare non ha limiti, infatti non molto tempo dopo ho frequentato due corsi di Food Photography per cercare di rendere più professionali le mie foto.
Qualche anno fa il mio lavoro era preparare dolci per i matrimoni, oggi il mio lavoro consiste nel preparare dolci per i miei utenti che quotidianamente mi seguono sui social e con loro ne condivido le ricette e tutti i miei segreti per realizzarli al meglio.
In questo periodo davvero delicato caratterizzato dall’emergenza Covid-19 com’è cambiata la tua attività di influencer?
L’emergenza Covid-19 ha influito molto anche sul mio lavoro, che prevedeva durante tutto l’anno vari show cooking, dimostrazioni e partecipazioni a inaugurazioni o presentazioni di nuovi prodotti delle aziende, per riportare sui social gli eventi e le novità. Ho visto sparire da un giorno all’altro tutta questa parte di lavoro. A marzo le mail e le telefonate per disdire i lavori sono state parecchie e da un giorno all’altro mi sono visto svuotare il calendario da questo genere di incarichi.
Credo che la maggior parte di noi sia stato colpito, a livello lavorativo, da questa emergenza. Fortunatamente il mio lavoro ha sede anche sui social, che riescono a resistere bene anche all’attuale emergenza, anzi sono diventati pure protagonisti dell’intrattenimento durante il lockdown di questa primavera. Questo marzo-aprile, per quanto riguarda la mia esperienza, le campagne di influencer marketing sono state minori rispetto allo scorso anno, anche le aziende si sono trovate spiazzate e in difficoltà. Ora i brand stanno rispondendo bene alla situazione, sfruttando a maggior ragione i social che diventano sempre più un potente strumento di comunicazione.
Quali sono i fattori a cui presti maggior attenzione quando i brand ti propongono una collaborazione?
Ci tengo tantissimo a collaborare con aziende che hanno prodotti di qualità, che io stesso comprerei. Un fattore importante che determina la mia collaborazione con un brand è la compatibilità del loro prodotto con i contenuti e gli argomenti dei miei canali social e web.
Ad oggi ho la fortuna di poter scegliere con quale brand collaborare e infatti per il rispetto e l’affetto instaurato con chi mi segue ho rifiutato diverse collaborazioni che non sentivo mie e che non mi sarebbe piaciuto proporre ai miei utenti.
Ci sono formati, tecniche, che funzionano meglio nel mondo food e quali pensi possano essere i prossimi trend?
Sui social tutto ciò che è novità funziona! Basti pensare come i nuovi Reel di Instagram con il loro stile immediato e d’impatto catturino facilmente l’attenzione. Nonostante i tempi ristretti di un Reel sono diventati uno strumento di comunicazione utilizzatissimo anche tra i contenuti della cucina.
Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere un percorso simile al tuo? Quali sono invece gli errori da evitare?
Ispiratevi sempre a qualcuno ma non cercate mai di essere in tutto e per tutto come lui o lei, altrimenti si rischierebbe di ottenere un risultato che è la “brutta copia” di un progetto già esistente, che per lo più è già molto più sviluppato e conosciuto.
So che non è facile proporre qualcosa che ancora non c’è, ma è proprio il fatto di fare qualcosa, anche già esistente, ma in un modo diverso che potrebbe portare ad attirare l’attenzione, e magari trasformarsi in un successo.
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