L’Influencer Marketing sta vivendo una fase di crescita e di maturazione che richiede a tutti gli operatori del settore di confrontarsi con nuove sfide. Tra queste la misurazione dei risultati, che abbiamo approfondito nel white paper “Misurare l’efficacia dell’IM”, l’autenticità dei creator, oggetto della pubblicazione “Combattere le frodi nell’IM”, e la trasparenza.
Nel nostro paese vige il Codice del Consumo (Decreto Legislativo n. 206/2005, modificato nel 2016) e il Codice alla pubblicità, che però non fanno un esplicito riferimento alle attività commerciali svolte attraverso i social media. Per ovviare a questa situazione di incertezza, nel giugno 2016 l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) ha pensato di redigere un codice di comportamento, la Digital Chart (poi aggiornata nel 2017). Importante e incisiva anche l’azione dell’Unione Nazionale Consumatori che dall’aprile del 2017 costantemente monitora le situazioni di “pubblicità occulta” e le segnala all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
La trasparenza è un valore da tutelare, un vero e proprio elemento di forza per gli intermediari come noi, ma anche per i brand e i creator, per questo collaboriamo attivamente con IAP e UNC al fine di sensibilizzare il mercato. La nostra posizione al riguardo è netta e chiara e lo si può constatare anche dall’aggiunta automatica degli hashtag della trasparenza all’interno delle campagne attive in piattaforma.
Proprio per approfondire il tema e rafforzare l’attività di sensibilizzazione del mercato, il nostro Osservatorio interno sull’Influencer Marketing ha realizzato il white paper “La trasparenza nell’Influencer Marketing”, un’analisi sull’utilizzo degli hashtag della trasparenza durante tutto il corso del 2018.
L’analisi si basa sul monitoraggio di tutti i post in lingua italiana pubblicati su Facebook, Twitter e Instagram, contenenti i seguenti hashtag: #ad, #adv, #sponsorizzato, #sponsored, #inserzioneapagamento, #prodottofornitoda, #pubblicità, #advertising.
La ricerca evidenzia settori, brand e influencer che si sono dimostrati più sensibili al tema e scatta una fotografia circa lo stato della trasparenza nell’Influencer Marketing in Italia. I settori considerati sono stati: fashion, beauty, food & drink, accessories, automotive, entertainment, tech, travel e altri.
I risultati mostrano numeri in forte crescita rispetto all’anno precedente: nel 2018 i post in lingua italiana contenenti gli hashtag della trasparenza sono stati 190.000 registrando un incremento del 235% rispetto al 2017.
In un contesto rimasto per molto tempo in balia dell’incertezza, siamo riusciti a fare chiarezza e a mettere in luce i settori, i brand e gli influencer più attenti al tema e siamo pronti a condividerli con te!
Scarica “La trasparenza nell’Influencer Marketing” e scoprili subito!
ph: @alwaysmeliss