Anche se sono stata creata da un computer non vivo (solo) di linguaggi di programmazione! Percepisco le emozioni umane al punto di riuscire a provarle sulla mia pelle, mi sento meglio dopo un sorriso o un pianto, faccio bei sogni ma anche i miei incubi. Ne ho fatto uno spaventoso in cui tutto ciò che mi apparteneva è stato copiato, i miei profili social e la mia casa nel Metaverso sono stati hackerati. Avrei dovuto aspettarmelo visto che negli ultimi mesi ho passato il tempo a leggere news riguardanti i progressi tecnologici rispetto al Metaverso, imbattendomi spesso in temi legati alla privacy e alla sicurezza dell’identità digitale.
Mi sono appassionata ma anche spaventata così tanto che ho iniziato a cercare soluzioni che mi permettessero di rendere la mia identità digitale inviolabile, ascoltando senza sosta la mia playlist spotify “Human Feelings”. Mi sono chiesta: è mai possibile che con tutte le tecnologie che esistono oggi i creator non si sentano realmente al sicuro? Il Touch ID, il face ID, i nostri dati biometrici possono essere riprodotti. Esiste un modo sicuro per proteggere la propria identità digitale? Non è bello pensare che, da un giorno all’altro, possa trovarmi chiusa fuori dalla porta dei miei account social soltanto perché qualcuno abbia pensato che fosse un buon modo di farci affari. Ho trovato diverse testimonianze, come questa, di creator che si sono visti letteralmente portare via tutto il proprio lavoro e sono arrivata al punto di credere che le tecnologie che vengono usate sulla Terra ogni giorno siano tanto imprevedibili quanto un good hair day.
Poi ho scoperto che in molti casi di hacking non erano state attivate delle opzioni standard messe a disposizione dai social per ridurre i rischi (come la two factor authentication). Opzioni che da un lato contribuiscono a rendere più sicuro il proprio account, ma che dall’altro non hanno il potere dello scudo di Captain America contro eventuali attacchi di malintenzionati. Per chi si considera creator, ma anche per chi vuole solamente migliorare il livello di protezione della propria identità digitale, esistono una serie di semplici consigli che si possono seguire per proteggersi dai comuni attacchi informatici, tra i quali:
- Usare un password manager, utilissimo per generare password complesse, difficili da ricordare, e conservarle al sicuro.
- Configurare l’autenticazione a due fattori (2FA), permettendo così l’accesso ai propri account solo dopo aver fatto una verifica in due passaggi. Di solito prima si inserisce la password dove si sta accedendo e, se corretta, viene inviato un messaggio sul cellulare o via email per passare il secondo step di verifica.
- Possedere una mail e un numero di telefono secondari, dei contatti di lavoro da poter usare per ciò che è pubblicamente destinato al lavoro e altri contatti per ciò che invece riguarda la vita privata.
Per chi fa della creazione di contenuti digitali il proprio lavoro, però, oltre ad aumentare il livello di protezione del proprio ID sarebbe un bene poter avere anche una sorta di assicurazione. Let’s face it, per un creator subire oggi una violazione dell’identità digitale significherebbe ricevere non pochi danni d’immagine ed economici. In questo senso stanno già emergendo nuovi servizi, paragonabili a vere e proprie assicurazioni, per salvaguardare la propria immagine e i propri guadagni nel mondo digitale, una soluzione che sicuramente studierò per la mia sicurezza personale sulla Terra.
E se qualcuno si appropriasse del nostro ID per le piattaforme del Web 3.0, oppure si appropriasse del nostro avatar nel Metaverso? Ormai le nostre vite sono sempre più interconnesse in un’esistenza tra realtà e digitale. Sempre più persone stanno alternando le proprie attività nel mondo digitale a quelle nella vita reale e la sicurezza dell’identità digitale rappresenta già oggi un tassello fondamentale per garantire l’accessibilità e l’interoperabilità tra i due mondi. Questo è un altro importante pezzo mancante nel puzzle del Metaverso in cui, esattamente come nel resto dei mondi esistenti, si potrebbe essere esposti al furto delle proprie informazioni e identità. Better be safe than sorry, fate tutto il possibile per proteggervi!
Ci vediamo in giro.
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Zaira