Influencer Marketing e Ad blocking: alla ricerca dell’autenticità

Per molto tempo i Brand hanno portato avanti tecniche di advertising di massa, ovvero messaggi dal forte appeal destinati a audience molto ampie.

Sebbene le strategie volte a ingaggiare un target specifico si siano moltiplicate nel corso degli anni, i Brand sono rimasti in gran parte legati a questo tipo di advertising.

Questo è il motivo per cui le persone hanno iniziato a considerare l’advertising e in particolare l’online advertising, come un elemento di disturbo, come dimostra questo studio di Hubspot.

Alla fine è arrivata la tecnologia che tutti quanti aspettavano: l’ad blocking

Per ad blocking si intende l’insieme dei software in grado, appunto, di bloccare la pubblicità che appare quando si naviga sul web.

Secondo un Report di PageFaire, il 22,7% dei siti analizzati, ha rivelato un tasso medio di ad blocking del 22,7%. Alcuni siti hanno mostrato valori molto diversi tra loro, oscillando dall’1,5% al 65% con una deviazione standard del 12%.

Questo importante tasso di ad blocking si traduce inevitabilmente in una perdita per le aziende che confidano nell’advertising online come principale fonte di guadagno. Uno dei Brand analizzati nel report ha subito una perdita annua di 500.000 dollari con un tasso di ad blocking del 25% soltanto.

Cosa si può fare per combattere l’ad blocking?

La soluzione sta nel lavorare con persone che si impegnano ogni giorno per costruire una connessione genuina con le proprie audience, attraverso la condivisione di contenuti di qualità. Gli Influencer.

Gli Influencer sono persone esperte in un determinato settore o nicchia, e perciò godono di fiducia da parte della propria community. Per questa ragione i Marketer che desiderano aggirare il problema degli ad blocker possono trovare negli Influencer dei preziosi alleati.

Il branded content prodotto attraverso le campagne di Influencer Marketing non ha gli stessi limiti di un banner, perciò avrà una probabilità maggiore di raggiungere la vostra target audience. I contenuti prodotti dagli Influencer possono comunque essere contrassegnati come “ad” tramite hashtag o semplici note, tuttavia non tutti i paesi regolamentano nella stessa maniera questo tipo di collaborazioni.

Come utilizzare gli Influencer per combattere l’ad blocking

Quando si conduce una campagna di Influencer Marketing, la promozione non è considerata “pubblicità” poiché si tratta in realtà di “contenuto editoriale” pubblicato su forum, blog, piattaforme social, ecc. Questo tipo di contenuti non sono soggetti al blocco di questi software perché non sono realizzati con le stesse tecnologie usate per banner e altri tipi di display advertising. Ma questa non è l’unica ragione che li rende particolarmente efficaci.

Per le loro community, gli Influencer sono dei punti di riferimento in una determinata nicchia di interesse, perciò se utilizzati nella maniera giusta, il contenuto da loro generato si integrerà perfettamente nei loro feed senza nessuna interruzione, al contrario di quanto avviene con il display advertising. Inoltre, l’Influencer Marketing permette di modulare con maggiore libertà la creatività e la rilevanza dei contenuti per una determinata audience permettendo così di poter raggiungere un target molto specifico.

Nell’esempio sotto riportato, Cristiano Ronaldo ha pubblicato su Facebook un contenuto per Sacoor Brothers. Va da sé che il Brand menzionato nel post ha sicuramente raggiunto una reach molto ampia senza correre il rischio di essere bloccato da alcun software.

Inoltre la reach generata da Cristiano Ronaldo è sicuramente maggiore di quella raggiungibile attraverso una campagna a PPC.

La reach organica è infatti quello che l’81% dei Marketer ritiene essere uno dei punti di forza dell’Influencer Marketing (fonte eMarketer). Inoltre da questa attività i Brand ottengono in media 9,60 dollari in EMV (earned media value) per ogni dollaro speso.

Come mantenere l’autenticità dell’Influencer Marketing

Detto ciò, non bisogna considerare l’Influencer Marketing come un’arma invincibile: come ogni altra strategia di marketing, richiede un’esecuzione smart.

Se infarcite i vostri contenuti di Influencer Marketing di messaggi di massa, correte il rischio di generare una reazione negativa da parte dei vostri consumatori o addirittura di minare la loro fiducia nei confronti del vostro Brand.

Per essere sicuri che questo non accada, ecco alcuni suggerimenti utili:

  • La vostra audience è intelligente. Non avrete mai successo se siete in cerca solo della persona col  “numero di follower più alto”. So che può essere una tentazione, ma non bisogna mai dimenticare che la vostra audience è composta da persone intelligenti. Desiderano vedere contenuti che siano rilevanti per loro, su piattaforme che usano di frequente. Per questo è fondamentale studiare in profondità la propria audience di riferimento prima di procedere con qualsiasi attività di marketing.
  • Siate utili e offrite collaborazione. Fornite qualcosa di utile e le possibilità che i vostri consumatori si rivoltino contro di voi saranno vicine allo zero. Le audience online amano cose come i “life hack”, tutorial, tips e tutto ciò che può rendere la loro vita migliore e risolvere un problema. Collaborate con i vostri Influencer per la creazione dei contenuti aggiungendo la validazione di una “fonte fidata”.
  • Date fiducia e libertà agli Influencer. Se seguite l’approccio tradizionale di controllare cosa pubblica l’Influencer chiedendogli, ad esempio, di adattare i suoi contenuti a quelli da voi prodotti, potreste rischiare di ridurne l’efficacia. Date loro la libertà di inserire la propria voce all’interno dei contenuti prodotti, poiché è proprio quella che la loro audience vuole sentire. Inoltre, gli Influencer sono molto più propensi a collaborare in campagne in cui possono dire la loro.

In conclusione, le persone non voglio vedere messaggi robotici e irrilevanti. Vogliono autenticità. La vostra campagna di Influencer Marketing funzionerà sulla vostra audience quando avrà su questa lo stesso effetto prodotto da amici e persone di fiducia.

 

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