Per la rubrica “Ask the creator” abbiamo intervistato Giorgia Mosca, 6voltemamma, in prima posizione nella classifica rising star dei migliori family influencer italiani su Instagram. Il suo profilo Instagram oggi conta 105.000 follower e i contenuti che ha proposto nel corso del mese di dicembre 2020 hanno fatto registrare in media circa 21.000 interazioni per post. Scopriamo la sua storia e i consigli per intraprendere il loro stesso percorso.
Ciao Giorgia, raccontaci un po’ di te e di come è nato il tuo progetto
Mi chiamo Giorgia Mosca, ho 33 anni e sono sposata con Mirko da quasi 15 anni. Siamo diventati genitori prestissimo considerando che avevamo solo 19 anni. Insieme abbiamo costruito una fantastica famiglia composta da Giulia 14 anni, Mattia 11, Gloria 7, Giada 4 e mezzo, Greta quasi 3, la piccola Gioia di 16 mesi e da un mese alla squadra si è aggiunto anche Marco. Il mio sogno? Fare l’ostetrica. Invece il destino aveva un altro piano per me. A 18 anni rimango incinta e mi ritrovo in un battibaleno studentessa, moglie e mamma! Terminati gli studi decidiamo di voler un altro bimbo, poi un altro e un altro ancora. In tanti mi chiedono: perché? Non c’è un perché, ci amiamo e i bimbi ne sono la prova. Alcune decisioni comportano una scelta, ho messo così in un cassetto il mio sogno lavorativo ma non la passione riguardante il mondo delle mamme. Certe cose non si imparano sui libri. L’esperienza aiuta, e se posso offrire un consiglio sono felice di farlo (sempre e solo se richiesto).
Ho aperto il mio profilo al pubblico nel mese di Giugno 2019, per distrarmi e trovare un passatempo. Mai avrei pensato che Instagram potesse essere un grande aiuto: ho trovato una community fantastica e ho riscoperto cosa significa la complicità tra donne. È il mio sfogo, il mio momento di creatività e condivisione. I follower per me non sono un pubblico, con loro mi piace chiacchierare come se fossero amici e amiche virtuali. La mia vita è frenetica, tutto sempre di corsa (mille occhi, bimbi in ogni dove, scuola, sport ecc…) ma, al momento, riesco a gestire tutto da sola! Diciamo che sono una mamma normale come tante altre, niente di più, niente di meno.
Nella moltitudine di profili dedicati al family come si fa ad emergere? Quali sono le doti distintive che dovrebbe avere un creator?
Sinceramente io non ho mai avuto una strategia per emergere o per farmi spazio nella categoria family. Penso che l’arma vincente in tal senso sia essere se stessi e trasmettere a chiunque ti guardi semplicità e realtà, non perfezione. Per me è una cosa fondamentale creare un rapporto con le persone che ti seguono.
In questo periodo delicato caratterizzato dall’emergenza Covid-19 com’è cambiata la tua attività di influencer?
Durante l’emergenza Covid-19 ho aumentato l’uso dei video in diretta per far passare qualche ora di spensieratezza sia alle persone che mi seguono, sia alla mia famiglia. Non ho molta esperienza lavorativa come influencer, ho iniziato da poco. Ho sempre cercato di non esagerare con le sponsorizzazioni per non rendere pesante il mio profilo, che, ripeto, non è nato a scopo lavorativo e mai avrei creduto potesse trasformarsi anche in questo.
Quali sono i fattori a cui presti maggior attenzione quando i brand ti propongono una collaborazione e decidere se accettare o meno?
Devono essere il linea con il mio pensiero, devo apprezzare a pieno il prodotto, e se ho dei dubbi, solitamente, rifiuto. Non amo avere un copione da seguire, quindi cerco sempre di metterci del mio, e se ciò che viene richiesto è in contrapposizione con il mio pensiero rifiuto, a prescindere da quale sia la cifra proposta.
Ci sono formati, tecniche, che funzionano meglio nel mondo family e quali pensi possano essere i prossimi trend (es. guide, reels, igtv)?
Secondo me non c’è un formato che va più di un altro, se la gente ti apprezza e si affeziona tutto va bene. Video e reel sono ovviamente più coinvolgenti.
Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere un percorso simile al tuo? Quali sono invece gli errori da evitare?
Come dicevo prima non ho molta esperienza a tal punto da dare dei consigli, ma ci provo. Essere sempre se stessi, condividere la vita quotidiana e accettare collaborazioni che siano in linea con il profilo, per essere il più sinceri possibili. Non diventare ossessionati dal social o dai numeri, io non ci ho mai dato peso. Non scendere a compromessi evitando soprattutto le tattiche scorrette per crescere in fretta: se piaci cresci ugualmente.
Ai brand consiglierei di non essere troppo schematici nel seguire i brief, lasciando libera interpretazione al creator, che potrà quindi raccontare il prodotto con il suo stile e senza risultare troppo forzato. Consiglierei anche di cercare le persone che potrebbero valorizzare il brand perché ci credono veramente.
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