Molte aziende non hanno le idee chiare sulle metriche da considerare quando coinvolgono i Creator e finiscono per basarsi principalmente su vanity metrics, dando peso solo al numero di fan e follower accumulati da un profilo rischiando di cadere nella trappola dei “fake follower”. Il problema, infatti, è che ancora oggi l’Influencer Marketing si trova a fare i conti con il mercato parallelo di soggetti che vendono e comprano follower, like, commenti, visualizzazioni non autentiche.
Per questo motivo Buzzoole, come ogni anno, grazie all’accesso ai cosiddetti “first party data” (dati forniti volontariamente, via social login, dagli Influencer iscritti alla piattaforma per certificare le proprie performance), concesso dalla sua community di Creator, si impegna a capire quanto è diffusa la pratica di acquisire follower falsi (tipicamente bot creati ad hoc e ospitati in server farm di nazioni come l’India, il Brasile, l’Indonesia, le Filippine, la Turchia).
La situazione dei follower sospetti nelle nazioni
Analizzando i profili Instagram degli Influencer di tre nazioni emerge che mediamente gli italiani mostrano il 9,5% di follower sospetti, gli statunitensi circa il 14% e i Creator del Regno Unito ben il 30,7%. Rispetto allo scorso anno si nota un leggero calo di attività fraudolente, forse dovuto ad azioni di “pulizia” fatte dalla piattaforma.
Tipologia di influencer e follower sospetti
Valutando le differenti fasce scopriamo che tra i novice si riscontra un valore molto basso di follower sospetti, pari a 5,3%. Al crescere della base di follower si nota un aumento dei fake follower. I micro influencer e le celebrity presentano poco più del 21% di follower sospetti e tra i top si arriva addirittura al 30%. Va precisato che per i personaggi famosi internazionali è più difficile stimare accuratamente la quota di follower fasulli perché la loro notorietà li porta ad avere seguaci in una molteplicità di paesi del mondo.
I settori con più follower sospetti
Ma esistono settori con più fake follower di altri? La nostra analisi ha evidenziato che i Creator del mondo della moda fanno registrare, mediamente, una quota del 23% di follower sospetti (l’anno scorso era al 25%). Seguono quelli che si occupano di turismo, wellness, tecnologia e lifestyle.
Se volete approfondire queste tematiche e scoprire le metriche più utili per valutare correttamente gli investimenti in Influencer Marketing potete scaricare gratuitamente il white paper “Influencer performance benchmarks 2021”.
ph: anna_pernice