I consumatori sono sempre più attenti ai temi della sostenibilità e sempre più allergici alle comunicazioni aziendali sul tema sporadiche o di facciata. Per le aziende, dunque, è diventato cruciale non solo rendere il proprio business più sostenibile, ma anche comunicarlo in maniera corretta (senza rischiare di cadere nella trappola del “Greenwashing”). Ricorrere all’Influencer Marketing può risultare una scelta vincente, a patto di utilizzare le giuste attenzioni!
Lo scenario social della sostenibilità in Italia
La sostenibilità è un argomento sempre più discusso sui social media tanto che in Italia, solo nel 2020, sono stati realizzati più di 69 mila contenuti (su tutti i principali social network) legati a questa tematica da parte degli influencer. Se andiamo ancora ad approfondire e a confrontare il 2020 con il 2019 possiamo notare un aumento del 40% del numero di contenuti realizzati, segno che il trend è in forte crescita.
Ma esiste un social media preferito rispetto ad altri per condividere le novità legate al mondo della sostenibilità? Secondo i dati del nostro Osservatorio, ricavati con Buzzoole Discovery, Instagram risulta essere il social preferito dagli italiani per parlare di tematiche green (76% dei contenuti realizzati nel 2020), seguito a grande distanza da Facebook (11%), Twitter (8%) e YouTube (3%).
In particolare gli hashtag più utilizzati sono essenzialmente otto: #Plasticfree, #Sostenibilità, #Environment, #Ecofriendly, #Zerowaste, #Climatechange, #Savetheplanet e #Recycle.
Come è possibile osservare dal grafico, la lotta alla plastica è stato l’argomento trainante del 2020 in materia di sostenibilità, una battaglia che accende molto le conversazioni in rete.
La Sostenibilità e i brand, un’opportunità da “maneggiare con cura”
Dei 69 mila contenuti realizzati sui social nel 2020 soltanto il 2% risulta essere frutto di attività sponsorizzate, il che lascia spazio ad un quesito: cosa frena i brand nell’investire in campagne di Influencer Marketing pro-sostenibilità sui social media? La domanda è più che lecita visto che, stando ai numeri, ci sarebbe un ampio spazio per i brand di inserirsi in queste conversazioni.
Per rispondere a questa domanda si può riprendere un’affermazione rilasciata da Nicola Lamberti, green influencer con un seguito di oltre 18.000 followers su Instagram, a La Repubblica: “Collaboro con aziende che sono in linea con le mie stesse idee di ecosostenibilità, dalla grande realtà alla startup: per me l’importante è che tutto sia fatto in modo trasparente e consapevole, non con la sola finalità di vendere un prodotto fintamente sostenibile. Ho rifiutato infatti tutte quelle proposte che in verità erano ‘greenwashing’“.
La partita ancora una volta quindi si sposta sul terreno della trasparenza. Un brand attento a queste tematiche, che può dirsi realmente green e intenzionato a dimostrare la sua volontà di attuare azioni a favore dell’ambiente non deve avere però timore di comunicare sui social. E per farlo potrà sempre contare sulla forza dei green influencer, che saranno ben lieti di raccontare storie che hanno come obiettivo quello di rendere il mondo un posto migliore.
L’appuntamento con la sostenibilità sui social non finisce qui. Nelle prossime settimane, infatti, torneremo con interessanti approfondimenti sulla materia. Iscriviti alla Newsletter se non vuoi perderti i prossimi aggiornamenti!
ph: @valentina_grispo