Il metaverso sarà foriero di grandi opportunità per creator e brand, come detto in un precedente approfondimento. La forma che prenderà non è ancora chiara, ma è probabile che saranno tante. Si, perché già oggi esistono almeno 40 mondi virtuali dedicati al target consumer, abitati da 350 milioni di persone, soprattutto giovani. Tra questi c’è anche un metaverso tutto italiano, che ha mosso i primi passi già dal 2019. Il suo nome è The Nemesis ed è accessibile da un browser o da un app per smartphone, senza bisogno di dispositivi per la realtà virtuale.
Si può accedere anche da ospite, senza creare un account, e iniziare immediatamente ad esplorare questo multiverso col nostro avatar predefinito oppure registrarsi con il proprio account Apple, Google, Facebook, per personalizzarlo e avere un’esperienza più completa.
Appena entrato noto che sono accompagnato da un robot che mi fa da guida, ma anche da compagno di avventure e di gioco.
Di fronte a me un portale che permette di scegliere dove dirigersi. Si può andare in tre diversi “pianeti”: Genesis (ancora vergine e con molti terreni in vendita), Cloud City (una città in fase di urbanizzazione) e Nemesis che, in questo momento, ospita la maggior parte delle attrazioni.
L’area Trends mostra le esperienze di tendenza in un dato momento, la zona Events permette di andare a conferenze ed appuntamenti in programma, l’area Games contiene una serie di giochi come il parkour e gli arcade. La parte chiamata Metaverses ospita villaggi, gallerie d’arte (di crypto artisti come Giovanni Motta e Federico Clapis), virtual store e discovery (territori a tema sci-fi, western, pirati e urban).
I villaggi sono interessanti perché sono già presidiati da brand e da personaggi famosi. Ad esempio sulle terre acquistate dall’ex calciatore Franco Baresi si può giocare a dei mini-games e vincere premi o scoprire la Fondazione Milan.
The Nemesis non è soltanto un luogo da esplorare e nel quale divertirsi, incontrando nuovi amici, ma ha anche una sua economia interna. Tecnicamente è un metaverso che sfrutta la tecnologia blockchain Ethereum per certificare gli acquisti e le vendite di beni.
L’elemento di base dei pianeti di The Nemesis, come Genesis, sono i terreni (LAND). Ogni appezzamento è rappresentato da un NFT del tipo ERC-721 (una sorta di certificato digitale di proprietà). Questa tecnologia abilita l’acquisto degli stessi e l’eventuale rivendita. Su ogni terreno l’acquirente può costruire il proprio mondo, utilizzando dei template tridimensionali di diverse dimensioni (detti “3D Set”), e aggiungere dei “game play” ossia delle esperienze di gioco per i visitatori. Tutto quello che viene creato dall’utente può essere anche messo in vendita sul marketplace interno.
The Nemesis ha anche una valuta stabile (Coin che equivale a 0,01$) e una criptovaluta proprietaria (detta NEMS che usa lo standard ERC-20). In pratica, giocando e completando le diverse missioni presenti nei metaversi, l’utente può collezionare Coin, che poi possono essere usati per acquistare le skin degli avatar, biglietti e altri oggetti di gioco.
I NEMS, invece, si usano per acquistare i terreni, gli oggetti digitali rappresentati da NFT o per essere depositati in modo da ottenere degli interessi (staking).
Il metaverso di The Nemesis è in piena costruzione e tante novità sono previste nei prossimi mesi per renderlo sempre più attrattivo per i brand (che potranno stabilire lì la propria presenza) e per i creator (che potranno guadagnare disegnando “3D set” da applicare sui terreni).
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