Un nome noto dello spettacolo ha costi proibitivi per le piccole aziende. Senza scomodare celebrity internazionali, un nome famoso della penisola chiede a giornata, per la sua presenza, tra i 20.000 e i 50.000 euro. A questa somma si deve aggiungere un consistente budget promozionale per valorizzare al meglio l’utilizzo di un così riconosciuto personaggio dello sport o dello spettacolo.
Altrimenti sarebbero soldi sprecati.
Oggi con l’avvento di internet si sono affermate mini celebrità in determinati campi che possono essere di aiuto alle piccole e medie aziende con un’opera di promozione limitata ad un determinato settore. I micro influencer stanno al B2B come le celebrity stanno al B2C; questi comunicatori sono delle celebrità su temi ben delimitati e molto verticali.
Il problema per gli imprenditori, specie per quelli che non hanno un ufficio marketing interno alla azienda, è soprattutto di tipo culturale. Per poter utilizzare al meglio le risorse, è opportuno individuare i comunicatori giusti e saperne misurare l’efficacia. Cosa non semplice in un mondo in cui è facile edulcorare metriche di ingaggio e di seguito attraverso l’utilizzo di automatismi.
Un influencer efficace deve portare all’azione, deve generare traffico, compilazione di moduli o vendite. Non solo visibilità della marca o like.
L’imprenditore deve saper misurare e distinguere il tipo di pubblico a cui vuole rivolgersi e individuare l’opinion leader che ha accesso ad una parte di questo. Comprendere l’ampiezza del pubblico del blogger e la considerazione di cui gode tra il suo seguito. Successivamente, deve poter valutare il registro comunicativo e la qualità dei contenuti prodotti. In alcuni casi l’influencer potrebbe avere un pubblico molto ridotto, ma essere in grado di generare contenuti ottimi che possono essere veicolati, anche a pagamento, attraverso i canali aziendali.
Cosa vuoi ottenere da un influencer?
Questa è una domanda importante, perché la risposta determina quale figura scegliere tra una moltitudine di “blogger”.
Se il tuo prodotto è complesso da comprendere, forse, potresti aver bisogno di qualcuno che comunichi in modo efficace, attraverso contenuti che puoi riutilizzare nei tuoi canali. Oppure qualcuno con un vasto seguito che potrebbe portarti contatti e vendite. In altri casi, potresti aver bisogno di opinion leader che godano di un elevato prestigio tra i loro contatti e che potrebbero aumentare il valore percepito della tua azienda o dei tuoi prodotti.
Ricorda che l’influencer non si sceglie solo per la quantità di follower, ma anche per i valori etici e morali espressi, che devono essere in linea con quelli che la tua azienda vuole comunicare.
Cedere la comunicazione a persone esterne all’azienda comporta più un rischio reputazionale che di perdita economica. Preparati a valutare attentamente gli infuencer prima di attivarli. Ti segnalo che non dovrai mettere troppi vincoli e paletti alla loro comunicazione e che è loro dovere segnalare elementi critici nel tuo prodotto. Questo rende un servizio al loro seguito e più credibile la loro comunicazione. A proposito di credibilità, insisti perché segnalino in modo chiaro la partnership con la tua azienda. La promozione occulta si nota comunque e danneggia soprattutto te e i tuoi obiettivi.