L’Influencer Marketing finora è stato visto come un’attività sperimentale di marketing. Nonostante ciò, negli ultimi anni, questa pratica è diventata più sofisticata, anche a seguito delle richieste dei clienti sempre più informati e formati sul tema. Molti brand sono già consapevoli del ruolo cruciale che svolgono influenza e recensioni autentiche sui social e li considerano delle potenti leve su cui agire, i clienti più attenti infatti considerano l’Influencer Marketing come un investimento strategico del proprio budget.
A tal proposito, molte aziende programmano di aumentare l’investimento in Influencer Marketing e di sviluppare partnership di lungo periodo con gli influencer più creativi sui social. Inoltre, i brand iniziano a fare domande più approfondite sull’Influencer Maketing. Non solo chiedono dati più specifici sugli influencer e sulle campagne, ma richiedono maggiore trasparenza quando si tratta di metriche, di performance degli influencer e di informazioni sui fake follower.
Di seguito i tre trend e le sfide che l’Influencer Marketing affronterà nel 2019 e oltre.
Un focus più strategico
Non è inconsueto per le aziende saltare da un fornitore di Influencer Marketing ad un altro per risparmiare budget o per testare piattaforme differenti. Il risultato di questa discontinuità sono però dati sparsi. Quando i brand iniziano a capire l’importanza del detenere dati, richiedono che questi vengano raccolti in maniera organizzata e univoca. Sempre più spesso, i brand cercano un unico fornitore di influencer marketing col quale stabilire una partnership strategica e duratura che gli assicuri un consolidamento dei dati e la misurazione dell’impatto di lungo periodo.
La sfida
Alcune piattaforme lavorano attivamente su questo tipo di integrazione dei dati, molte altre invece non sono ancora preparate al riguardo. Si tratta di un cambiamento guidato dai brand che vogliono sviluppare una strategia data-driven. Nei prossimi anni, possiamo aspettarci un’evoluzione nella modalità di raccolta dei dati, nel livello qualitativo e nell’utilizzo degli stessi.
Richiesta di maggiore trasparenza
I brand stanno diventando più preparati e competenti. Oltre i dati, chiedono informazioni sulla capacità degli influencer e delle campagne nel loro insieme di convertire contenuti in vendite effettive. A tal proposito, Buzzoole ha stretto una partnership con Nielsen per elaborare uno strumento che misura la reach di uno specifico contenuto (true reach), così come il numero di persone che realmente ricorda di aver visto il contenuto (ad recall).
La sfida
L’industria tecnologica dell’Influencer Marketing ha bisogno di ascoltare il mercato per continuare a creare strumenti in base alle richieste dei clienti. Marketer e brand vogliono strumenti ah hoc per raccogliere tutte le metriche rilevanti per le creazione di valore- brand lift o sales lift, e altri KPI indicatori della performance che sono molto importanti per creare un collegamento diretto tra l’Influencer Marketing e gli gli obiettivi strategici. I brand chiedono anche strumenti per monitorare contemporaneamente le performance provenienti da diverse piattaforma social, in tempo reale. E con la recente deprecazione delle API di Instagram, l’accesso ai dati di prima mano diventerà una risorsa preziosa. Le piattaforme e i fornitori che non riusciranno a fornire l’accesso a questi dati probabilmente rimarranno indietro rispetto all’evoluzione del mercato.
Fake follower e engagement fraudolento
Sebbene fake follower e bot non siano più una novità nel mondo dei social media, la crescita dell’Influencer Marketing è strettamente connessa all’aumento di entrambi. Stando ai dati della ricerca dell’agenzia di Influencer Marketing, MediaKix, la domanda di fake follower su Instagram è cinque volte più alta rispetto agli altri network. Inoltre, la stessa ricerca indica che il mercato dei fake follower è cresciuto del 70% nel 2018.
La sfida
Il mondo degli influencer si basa proprio sulla fiducia e sull’autenticità con cui riescono ad influenzare i consumatori, la crescita dei fake follower potrebbe quindi intaccare il business e la fiducia dei consumatori stessi. Non solo i brand chiedono quindi più trasparenza nei dati, ma necessitano anche di una modalità per verificare l’autenticità dell’audience degli influencer. La capacità di applicare una metodologia scientifica per definire quale percentuale di follower di un influencer è fake potrebbe essere una “feature killer” per le piattaforme.
La realtà è che una qualche percentuale di bot ce l’hanno tutti i profili. Questo è il motivo per cui è molto importante per le piattaforme di social media rendere più sicuro il proprio ambiente per i propri clienti, che siano brand o marketer. Di fatto, nei primi nove mesi del 2018, Facebook ha cancellato più di mezzo miliardo di profili fake. Nel 2019 vedremo Facebook, Instagram e altri social network diventare più vigili nella lotta contro il mercato dei fake follower.
Una nuova era di Influencer Marketing
Così come i brand passano ad un approccio più strategico all’Influencer Marketing, i fornitori e le piattaforme di questa industry dovranno diventare più collaborativi e trasparenti quando si parla sia di dati che di relazioni. Allo stesso tempo, gli influencer e le piattaforme di social media dovranno proteggere i loro clienti e prendere posizione contro la crescita dei fake follower e del fake engagement.