Influencer marketing: le 5 tendenze da tenere d’occhio nel 2017

Nel 2016 le aziende si sono trovate di fronte all’Influencer marketing. La necessità di un passaparola di qualità, unita al crescente scetticismo degli utenti nei confronti della comunicazione tradizionale, ha trasformato gli Influencer nella risposta ideale alle nuove esigenze di marketing. Cosa è cambiato quindi rispetto al passato? La risposta è semplice: l’ Influencer marketing ha completamente trasformato il tradizionale concetto di “Word of Mouth” con la sua capacità di poter essere misurato e monitorato in ogni fase. Questo (e non solo) è il motivo per cui si prevede che nel 2017, l’Influencer marketing sarà nella cassetta degli attrezzi di ogni marketer.

Forbes ha citato uno studio di eMarketer in cui si rivela che quasi l’85% dei professionisti del marketing e della comunicazione a livello globale prevedono di iniziare una campagna con almeno un Influencer nei prossimi 12 mesi. Ciò indica che nel 2017 i decision maker della comunicazione saranno più aperti all’ Influencer marketing.

In questo contesto di cambiamenti, i clienti di Buzzoole si chiedono come sia possibile integrare l’Influencer marketing nelle loro strategie in maniera scalabile. Perciò, l’obiettivo di questo post è quello di creare una vera e propria tabella di marcia che permetta ad ogni marketer di avere una panoramica più chiara, ora che l’Influencer marketing sta diventando una vera e propria necessità.

Influencer marketing nel 2017: cosa c’è da aspettarsi?

Quale sarà dunque l’evoluzione dell’Influencer marketing nel 2017? La risposta non è unica e cercheremo in questa sede di fare una panoramica delle principali previsioni per il nuovo anno.

  1. Evoluzione delle metriche

Dal momento che le metriche tradizionali stanno diventando sempre meno rilevanti, l’attenzione tenderà a spostarsi altrove. Le metriche di performance si evolveranno dall’ earned media value (il valore dato dall’esposizione mediatica) e dalle view, a metriche che saranno effettivamente in grado di giustificare gli investimenti.

Tra queste troviamo ad esempio il ROI misurato attraverso l’aumento delle vendite, il ROAS e il ROMI, così come diversi feedback interattivi. Di conseguenza metriche di engagement puro come commenti, azioni e click-through rate assumeranno un ruolo sempre più importante; ecco perché implementare delle funzioni di selezione automatica degli Influencer in base alla loro “relevance”, ovvero alla loro rilevanza per un target di riferimento, diventerà cruciale.

  1. Gli Influencer autentici avranno la meglio sugli Ad blocker

Secondo eMarketer il numero di persone che fanno uso di strumenti di Ad blocking negli USA salirà a 86,6 milioni nel 2017. L’Influencer marketing è stato etichettato come la soluzione per aggirare il blocco della pubblicità, ma la Federal Trade Commission (l’associazione per la tutela dei consumatori statunitense) ha stilato regole rigidissime su questa pratica di marketing. Sono stati additati infatti tutti quegli Influencer che non hanno dichiarato esplicitamente di fare contenuti sponsorizzati.

Pertanto, uno dei punti cardine dell’ Influencer marketing nel 2017 sarà la ricerca dell’autenticità e questo porterà benefici sia per i Brand sia per gli Influencer. Di conseguenza i micro-influencer saranno considerati una delle categorie più autentiche nell’ Influencer marketing, proprio perché i loro contenuti si diffondono in maniera autentica attraverso la loro audience facendo così aumentare la loro viralità. In futuro spetterà inoltre ai Brand stessi, alle piattaforme di marketing e agli Influencer, garantire una maggiore trasparenza dei contenuti sponsorizzati.

  1. Il valore di un Influencer sarà determinato dalla sua audience

Le celebrities saranno ancora rilevanti per l’ Influencer marketing, ma l’hype si estenderà al di là di queste. La targetizzazione delle audience sarà di vitale importanza per i Brand nel 2017, al punto che il pubblico di un Influencer sarà più importante dell’ Influencer stesso. Viviamo nell’era del marketing C2C e il fenomeno dell’influenza sociale avrà un peso sempre maggiore sulla spesa dei consumatori.

In altre parole, i Brand dovranno definire chiaramente la loro target audience e poi valutare il livello di efficacia con cui l’Influencer selezionato potrà raggiungere tale audience. La selezione di un Influencer non dipenderà più solamente dalla sua nicchia di riferimento, ma sarà necessario prendere in considerazione anche i dati relativi alla sua audience e alle sue performance. Ecco perché gli strumenti che forniscono più di un semplice aiuto nell’individuazione degli Influencer – come Buzzoole – diventeranno sempre più importanti.

  1. Ingresso dei marketer B2B

Fino ad ora, la maggior parte delle campagne di Influencer marketing sono state effettuate da marketer B2C, ma il 2017 vedrà l’ingresso nel settore anche dei marketer B2B. Questi ultimi si stanno rendendo conto che i loro potenziali clienti preferiscono ascoltare l’opinione di persone fidate all’interno della loro realtà B2B piuttosto che sentire solo il Brand stesso. Inoltre, si prevede che sfruttando la potenza degli Influencer B2B, le aziende riusciranno a trarre  vantaggi che vanno al di là delle sole campagne digitali.

Gli Influencer possono, ad esempio, essere sfruttati come keynote speaker in una conferenza, oppure come esperti utili nei processi creativi e nelle attività di networking. Le aziende più piccole, dal canto loro, avendo a disposizione risorse limitate, avranno bisogno di strumenti più efficienti per trovare e sfruttare tali Influencer e a questo si legherà un aumento della domanda di piattaforme di Influencer marketing automation.

  1. La produzione di contenuti real-time crescerà

Negli ultimi tempi gli Influencer stanno sperimentando la produzione di contenuti real-time. Per esempio, è molto più facile per questi ultimi trasmettere una diretta piuttosto che scrivere, revisionare e pubblicare un testo con immagini/foto, oppure modificare e caricare un video. Questa forma di contenuto aumenta l’autenticità degli Influencer poiché non ammette possibilità di post-editing.

La produzione di contenuti in tempo reale farà sì che i Brand “disturbino” meno i propri reparti creativi, ottimizzando i costi attraverso la produzione di contenuti espressi. Da ciò ne conseguirà un maggiore senso di fiducia verso l’Influencer stesso che, in questo modo, non avrà bisogno di alcuna supervisione. Questo creerà una relazione forte e reale con ogni Influencer, contribuendo a quella autenticità di cui abbiamo parlato sopra.

Quale direzione prenderanno le piattaforme di Influencer marketing nel 2017?

Diverse sono le aree per cui è previsto uno sviluppo tecnologico significativo all’interno delle piattaforme di Influencer marketing. Si prevede una graduale standardizzazione delle principali funzionalità per ogni feature. Con il maturare del settore, le piattaforme di marketing inizieranno ad offrire servizi tecnologici e  prodotti coerenti con la propria categoria di appartenenza. Inoltre, si prevede l’integrazione di strumenti self-service per la stima dei budget e dei KPI all’interno delle piattaforme stesse.

Per restare al passo con queste evoluzioni, si arriverà a soluzioni tecnologiche sempre più integrate. Inoltre, i Brand si concentreranno maggiormente su reportistica e metriche basate sulle performance. Questo renderà le piattaforme di Influencer marketing, un importante banco di prova per nuovi investimenti. Secondo una ricerca di TapInfluence, i marketer stanno cogliendo l’infinito potenziale di questa nuova tecnologia: si prevede che i CMO investiranno di più nelle piattaforme di Influencer marketing rispetto ai loro colleghi dei reparti tech, con l’ambizione di trovare un vero e proprio alleato per le proprie strategie di marketing.

Verso un futuro brillante

Con oltre 7 miliardi di persone e oggetti connessi online nel 2016 (che diventeranno 50 miliardi nel 2020 e, probabilmente, 1.000 miliardi nel 2030), i contenuti sono destinati a circolare ad una velocità sempre maggiore. Il marketing C2C sarà la chiave: le recensioni e le opinioni delle proprie cerchie social, saranno sempre di più un fattore di scelta per il consumatore.

L’Influencer marketing ha quindi tutti gli elementi utili per l’advertising del 2017. Con le sfide poste dagli Ad blocker, dalla misurabilità, dall’autenticità, dall’engagement e dalla tecnologia, con ogni probabilità, nel prossimo anno la parola “Influencer” sarà sulla bocca di tutti i marketer.
Allora siete pronti a prendere parte alla rivoluzione dell’ Influencer marketing?

Questo articolo è disponibile anche in: Inglese

gianluca perrelli

Inserito da Forbes nella classifica dei top 100 manager italiani del 2021, Gianluca Perrelli è un imprenditore con oltre 20 anni di esperienza passati tra lancio e sviluppo di note iniziative imprenditoriali digitali come Kiver -primo Influencer network in Italia- poi ceduto a Mondadori. Gianluca è autore del libro “Homo Influencer”. Oggi è CEO di Buzzoole, membro del CdA di Luisa Via Roma, mentore dell’incubatore I3P di Torino, e docente del master “Influencer & Celebrities” alla Luiss Business School.

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