Come coinvolgere gli Influencer nei micro-momenti

Secondo una ricerca di Google, Il 68% delle persone che possiedono uno smartphone guarda il proprio dispositivo almeno 15 minuti prima di andare a dormire. In media le persone controllano il proprio smartphone almeno 150 volte al giorno e l’82% controlla i prodotti sul proprio dispositivo prima di effettuare un acquisto in negozio.

Questi numeri la dicono lunga sulle nostre abitudini, ormai sempre più legate ai dispositivi mobili. Quante volte ci capita di controllare lo smartphone mentre siamo in fila alla posta, oppure di inviare un aggiornamento veloce al nostro partner mentre aspettiamo di pagare alla cassa del supermercato o rispondiamo a un’email di lavoro mentre siamo su un mezzo pubblico? Sono tutti piccoli momenti che fanno ormai parte della nostra vita quotidiana e che Google ha definito “micro-moments”.

Alcuni di questi momenti fanno parte della nostra sfera privata e se un brand cercasse di inserirsi tra questi con un messaggio irrilevante, lo ignoreremmo semplicemente. Ci sono poi dei momenti in cui cerchiamo informazioni su un determinato prodotto o servizio, oppure vogliamo leggere una recensione dettagliata prima di effettuare un acquisto. È in questi momenti che l’intervento dei brand può essere davvero utile.

Questi micro-momenti, a seconda dell’intenzione espressa dall’utente, possono essere suddivisi in:

  • Momenti “I want to know” (voglio sapere)
  • Momenti “I want to buy” (voglio acquistare)
  • Momenti “I want to go” (voglio andare)

Per raggiungere i loro obiettivi, è importante che i brand sappiano inserirsi in questi micro-momenti in maniera discreta, pertinente e soprattutto utile per gli utenti, e l’influencer Marketing è lo strumento che meglio si presta a questo scopo. Negli esempi sotto riportati, vediamo come il coinvolgimento degli Influencer nella propria strategia può essere utile per raggiungere in maniera efficace gli utenti nei loro micro-momenti.

I want to go: local influencer marketing

Le ricerche di luoghi “nelle vicinanze” sono in continuo aumento. Cercare un falegname nelle vicinanze, la farmacia più vicina, il bar in zona, sono solo alcuni tra i più comuni esempi di ricerca di prossimità. Il marketing di prossimità si fa oggi fondamentale, dunque, per raggiungere gli utenti nel luogo in cui si trovano in un determinato momento. Per riuscirci è necessario essere presenti nel posto giusto e soprattutto al momento opportuno, ovvero quando l’utente manifesta la volontà di recarsi in un luogo.

Un celebre esempio, è quello di Pizza Pilgrims, un’attività di ristorazione basata a Soho, Londra. Attivando delle collaborazioni con degli influencer della zona, in particolare food blogger, la nota pizzeria locale è riuscita ad ottenere un aumento di clienti nel loro ristorante. A questa strategia hanno unito uno storytelling efficace attraverso i loro canali Instagram e YouTube in cui hanno raccontato la loro storia a partire dal loro viaggio in Italia, generando un forte engagement.

Guy Garvey’s fallen on hard times… bless. we did let him sing for his supper though! #onepizzalikethiswillseemeright

Un post condiviso da pizzapilgrims (@pizzapilgrims) in data:

I want to buy: unboxing

In questo micro-momento l’utente ha già manifestato la volontà di voler acquistare qualcosa. Quante volte, ad esempio, ci troviamo in un negozio e verifichiamo sul nostro smartphone se il prezzo dell’articolo che intendiamo acquistare sia più conveniente altrove? Oppure siamo in attesa del nostro volo in aeroporto e facciamo una ricerca su diversi comparatori per vedere se il divano che intendiamo acquistare si trova ad un prezzo scontato? Il 93% delle persone che effettua ricerche da mobile lo fa con l’intenzione di acquistare e questo è un forte segnale dell’importanza delle ricerche online in questa fase. Molto spesso i momenti “voglio acquistare” si trasformano in momenti “I want to watch” ovvero “voglio vedere” ed è per questo che sempre più brand stanno lavorando per migliorare le loro strategie video creando contenuti visivi sempre più utili.

A questo proposito, è utile menzionare l’ormai famoso fenomeno dell’unboxing ovvero video in cui un Influencer scarta in tempo reale un prodotto davanti a tutti i suoi follower condividendo con loro l’esperienza di vedere l’articolo per la prima volta. Questi video funzionano perché creano un rapporto di fiducia tra Influencer e utenti, che si sentono così messi alla pari dei loro beniamini.

Molti sono i brand che hanno realizzato campagne “unboxing” di successo, come Benefit Cosmetics, ad esempio, che lo scorso anno ha coinvolto una serie di Influencer sia su Snapchat sia su YouTube. Per l’occasione, il brand di prodotti cosmetici ha creato non solo dei packaging accattivanti, ma li ha anche personalizzati con i nomi degli influencer creando così un legame ancora più stretto tra brand e community.  

benefit cosmetics customised box

I want to know: campagne informative

Tra tutti, questi sono sicuramente i micro-momenti più diffusi nella vita di ognuno. Ricerche del tipo “voglio sapere” possono essere ad esempio: “quali sono gli alimenti per una colazione sana?” oppure “quali sono le notizie del giorno?”, “Come produrre il pane in casa?”, etc. Sempre secondo i dati di Google, il 66% delle persone usa infatti il proprio smartphone per realizzare ricerche di questo tipo. Chi effettua questo tipo di ricerche è in una fase esplorativa e non manifesta ancora l’intenzione di acquistare qualcosa. Il compito di un brand in questo momento è quello di soddisfare una curiosità e fornire informazioni utili all’utente.

La campagna It is my choice, ad esempio, è nata proprio con l’intento di promuovere l’informazione sul fibroma uterino ed ha coinvolto una serie di Influencer che con i loro post blog e social hanno sensibilizzato molte donne su un tema così delicato. Un uso informativo degli Influencer che grazie ai loro contenuti sono riusciti a raggiungere quasi 2 milioni di utenti.

Questi sono solo alcuni esempi di strategie che si possono implementare per portare il proprio brand all’attenzione degli utenti. Per inserire l’Influencer Marketing nei micro-momenti è importante non perdere mai di vista la cosa principale: le persone. Nessuno ama essere interrotto bruscamente mentre svolge un’attività ed è per questo che l’Influencer Marketing rappresenta la strategia giusta per raggiungere le persone creando per loro valore aggiunto a aiutandole nel realizzare l’attività che intendono svolgere, che sia questa una ricerca di informazioni, la volontà di recarsi in un luogo o la necessità di effettuare un acquisto.

Buzzoole aiuta le aziende a raggiungere i propri potenziali clienti nella maniera più naturale possibile, permettendo di connetterli con i propri influencer preferiti attraverso la tecnologia più avanzata presente sul mercato.

 

Questo articolo è disponibile anche in: Inglese

Translator, Digital PR expert, and now the Content Strategist for Buzzoole: these roles reveal a love of words, especially the digital ones. Clarice began working in France following her postgraduate studies there, and then gained experience in a SEO agency in Rome before finally confronting herself with a business reality like Buzzoole where each day she meets with new challenges. Get in touch with her at @ClariceSubiaco.

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