Come scegliere gli argomenti da trattare sul tuo blog

Quando hai un blog, ci sono diversi ostacoli che devi affrontare, che vanno dalle questioni puramente tecniche – come, ad esempio, il server che crasha un secondo dopo aver salvato l’articolo pronto per essere pubblicato – ad altre di natura meramente creativa e organizzativa.

Una di queste è, senza dubbio, la selezione e scelta degli argomenti da trattare nei prossimi articoli da produrre. Credimi, ci siamo passati tutti, perché arriva il giorno in cui ti svegli e ti domandi “E oggi, di cosa cavolo parlo?”.

Non c’è niente di strano, e questo pensiero non ti rende un blogger meno valido di tanti altri, e non sempre stilare il calendario editoriale risolve il problema, perché è proprio quando lo stili che ti viene a mancare la scintilla, quella che ti fa dire “Ecco, con questo spakko!”.

Visto che sono il primo ad affrontare questo dilemma amletico tra il “Cosa pubblico oggi?” e il “Vabbè sti cavoli, tanto la gente non legge comunque”, nel post di oggi voglio suggerirti due sistemi per trovare spunti utili per il tuo calendario editoriale, e per stabilire quali argomenti trattare sul tuo blog.

Google Keyword Planner

Uno degli strumenti più utilizzati dai blogger, e in particolare dai SEO, è ovviamente una risorsa ufficiale di Google, completamente gratuita e non molto ostica da comprendere e da utilizzare.

A cosa serve il Keyword Planner?

Beh, di base serve ad impostare le campagne AdWords, ma ha delle applicazioni dirette nello sviluppo dei piani editoriali per un blog, ad esempio.

Dopo aver effettuato l’accesso, o la registrazione nel caso tu non fossi già iscritto, ti troverai questa schermata.

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Clicca sulla prima voce “Cerca nuove parole chiave utilizzando una frase, un sito web o una categoria”, e nel form che si aprirà a tendina dovrai inserire i dati che ti interessano.

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Inserisci un argomento che intendi trattare, imposta i filtri per lingua e Paese, e se lo preferisci, inserisci anche la categoria e il sito di destinazione, ovvero quello sul quale dovrai pubblicare i contenuti. Per quello che devi fare in questa fase, è sufficiente limitarsi al primo campo.

Mettiamo il caso che il blog tuo o (ancora meglio) del tuo cliente sia incentrato sulla categoria “pensione integrativa”, giusto per complicarmi un po’ la vita. Inseriscila nel form e clicca su “Trova Idee”.

Ecco cosa vedrai.

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Come puoi notare da solo, ti vengono restituite le parole chiave correlate alla principale da te inserita, della quale ora hai media delle ricerche mensili, concorrenza e offerta consigliata.

Questi ultimi due dati non sono importanti in questa fase, perché non devi fare AdWords, ma individuare degli argomenti da trattare sul tuo blog.

Il mio consiglio è quello di ordinare i risultati in ordine decrescente, ovvero partendo dalle parole chiave che hanno meno ricerche mensili, ma questo dipende molto dal tuo progetto di blogging e dagli obiettivi che hai.

Ogni parola chiave restituita è, potenzialmente, uno spunto per uno o più articoli, da sviluppare in verticale. Quindi, quando trovi una parola chiave interessante per il tuo piano editoriale, clicca sulla freccettina a destra e aggiungila all’elenco. Alla fine, potrai scaricarlo in cvs e svilupparlo in separata sede.

SEOZoom

Non mi pagano per dirlo, quindi lo dico: SEOZoom è un tool della Madonna, e se fai content marketing per mestiere non puoi non usarlo, perché ti facilita e ottimizza il lavoro.

Io non sono un SEO, quindi buona parte delle funzioni che offre questo strumento non le conosco, uso o comprendo, però occupandomi di blogging aziendale, spesso con obiettivi di posizionamento, non posso ignorare proprio tutto.

Una delle funzioni che amo di più, e che sfrutto per i miei piani editoriali, è Scopri Keyword, che si trova nella voce menù sulla sinistra “Keyword Research”.

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Cliccando sulla voce Scopri Keyword  ti troverai sulla destra un form di inserimento della keyword e la selezione per la lingua che ti interessa. Inserisci la parola chiave “Pensione integrativa” e attendi che elabori tutte le informazioni contenute nel database che interroga.

Mentre carica le parole correlate, sulla destra inizierà a generarsi un grafico a nido d’ape, che risulterà estremamente utile dopo.

Questa funzione ha tre vantaggi:

  1. Ti restituisce tutte le interrogazioni che gli utenti hanno effettivamente effettuato su Google;
  2. Ti indica in forma grafica quale gruppo di parole chiave ha un peso specifico maggiore rispetto alle altre;
  3. Ti consente il download dell’elenco delle parole chiave restituite in csv.

Vediamo nel dettaglio.

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Come vedi, sulla sinistra ci sono le parole chiave, sulla destra il grafico a nido d’ape (stava ancora elaborando quando ho fatto lo screenshot). Se noti bene, i segmenti del grafico hanno dimensioni differenti, e contengono delle lettere o delle parole.

Questo cosa vuol dire? Che, ad esempio, la parola chiave “pensione integrativa” conta moltissime ricerche se associata alla lettera o parola “o”, “per”, “banca”, “dove”, “quanto”, e così via.

Se clicchi su un segmento, puoi verificare meglio nel dettaglio le combinazioni.

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Nel caso specifico, “pensione integrativa per chi” seguito da altre parole è una combinazione che genera un grosso volume di ricerche, quindi potrebbe essere utile fare un articolo che prenda spunto da questa indicazione.

Capisco che non si tratti di un lavoro semplice, ma uno degli errori più diffusi nel blogging è scrivere articoli partendo dal proprio punto vista, ovvero dalla convinzione che un argomento che interessa te che scrivi interesserà anche il potenziale lettore.

Beh…non è così, ma proprio per niente. Devi partire dalle ricerche degli utenti, da quello che effettivamente vogliono sapere, dai problemi per i quali desiderano soluzioni.

Quello che piace a te non frega a nessuno.

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